SQUADRA 75 PILONI

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Durante la Battuta

Sicurezza e Etica

GIUBBINO AD ALTA VISIBILITA'

La sicurezza innazitutto.

Negli ultimi anni, in molte province Italiane, è diventato obbligatorio l’adozione da parte dei cacciatori di cinghiale, di un gilet di colore arancione ad alta visibilità, o comunque di un capo d’abbigliamento che li rende estremamente visibili durante la battuta.
Pensiamo per esempio ai canai, che durante la battuta, spingoni gli animali e si dirigono loro stessi verso i fucili. Anche dove non è ancora obbligatorio è comunque vivamente consigliato l'utilizzo di questi indumenti che rendono molto visibile il cacciatore nel folto della macchia. Anche perchè il cinghiale non vede i colori quindi questi gilet non comprometteranno la mimetizzazione del cacciatore nel bosco.

Etica Venatoria

I doveri e le qualità del cacciatore.

  • Disciplina e sicurezza durante l’impiego dell’arma a caccia e non solo.

  • Conoscenza e osservazione delle leggi sulla caccia.

  • Puntualità: il cacciatore arriva a caccia in tempo, non portando mai con sé un ospite non invitato.

  • A caccia rispetta il segnale convenuto.

  • Alla posta, durante la battuta sta zitto! Comunica con gli altri solo per necessità in modo silenzioso senza disturbare.

  • Alla fine della battuta fa capire ai due cacciatori vicini che se ne sta andando.

  • Con l’arma spianata non mira in direzione di altri cacciatori, nemmeno verso i cani, non spara in direzione di case abitate, di strade frequentate, di contadini che lavorano i campi.

  • Se spara con un’arma a canna rigata si accerta che oltre la selvaggina si trovi un punto di impatto per il proiettile: un versante ripido, un terreno ondulato, ecc.

  • Spara solo alla selvaggina che gli è stata assegnata e che ha distinto con sicurezza.

  • Ponderatezza, sobrietà e modestia. Un cacciatore non deve farsi trascinare dalla passione di sparare; per esempio mai sparare per il gusto di sparare ad animali giudicati nocivi, perché anche loro hanno una propria funzione nell’ecosistema.

  • Deve essere prudente col crepuscolo e con visibilità ridotta.

  • Se gli succede di abbattere un capo vietato, denuncia il suo errore e non cerca di nasconderlo.

  • Nessuno spara alle lepri che stanno accovacciate, alle pernici e ai fagiani in terra, ai fagiani in cova, ed alle anatre sul pelo d’acqua.

  • È anche impensabile inginocchiarsi a caccia davanti alla selvaggina che si sta avvicinando.

  • Il cacciatore non spara a selvaggina destinata al suo vicino.

  • Nel caso che la selvaggina si trovi ad uguale distanza tra due cacciatori, la precedenza al tiro spetta al cacciatore maggiore, oppure all’ospite.

  • Generosità : Un buon cacciatore si distingue per la sua capacità di decidere in modo giusto. Dove finisce la regola imposta dalla legge, deve sapere usare l’istinto. Non merita di essere chiamato “cacciatore” colui che desidera solo ottenere il trofeo senza prendere in considerazione la sofferenza di un animale ferito. Se un cacciatore è autorizzato ad abbattere la selvaggina, non significa che ha diritto di farla soffrire! Fra l’altro il cacciatore ha l’obbligo di prendersi cura della selvaggina, di tutelarla, e salvaguardarla. La selvaggina non dovrebbe essere disturbata inutilmente e i luoghi nei quali staziona devono essere lasciati tranquilli.

  • Sparare dopo il segnale di chiusura della battuta, è un grave illecito e va contro le regole venatorie. É consentito solo “il colpo di grazia”.

  • Il cacciatore ha l’obbligo di rintracciare il capo ferito, soprattutto se si tratta di ungulati, in questo caso deve avvalersi del cane .

  • Il cacciatore sceglie un’arma e munizioni adeguate alla specie di selvaggina e alla stagione. Mai spara a grandi distanze, che non siano adeguate alla potenza dell’arma usata e alla sua abilità di tiratore.

  • Durante la battuta di caccia, non fa critiche al capocaccia sull’andamento della battuta, o sulla quantità di selvaggina.

  • Non si vanta dei suoi successi e non invidia altri.

  • Le critiche si possono fare alle riunioni di caccia.

  • A caccia tutti lavorano per la buona riuscita della battuta.

  • Il cacciatore non lascia le battute collettive anzi tempo, partecipa a tutte le battute fino all’ultima.

  • Alla fine della giornata di caccia, e ci si ritrova in un locale per festeggiare, i cacciatori hanno l’obbligo di deporre le armi “scariche” in un luogo sicuro e chiuso .

  • Il cacciatore partecipa alle iniziative organizzate dall’ente di gestione e alle attività cui è stato indicato. Non sono gradite assenze con scuse di impegni ingiustificati alla partecipazione delle attività di gestione del territorio per la quale si è invitati; in quanto “non rende onore al cacciatore stesso”.


Tratto da : www.urca.it/etica_venatoria.asp?cod=5

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