SQUADRA 75 PILONI

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Palla EH!

Dopo la caccia

Palla a 21 o palla eh: sfide tra i boschi

Nei paesi al confine tra Siena e Grosseto, appollaiati sulle colline metallifere, tra boschi sterminati e miniere abbandonate, esistono, per fortuna, giochi e sfide che rimangono ancora vivi, nonostante l’abbandono dei centri abitati, nonostante la scomparsa degli anziani, nonostante la modernizzazione.

A Piloni e a Torniella è ancora praticato il gioco della Palla a 21 (o Palla Eh!, Palla a mano, Palla a 21, palla eccola!, a secondo del luogo), gioco che ha radici greche e romane, forse progenitore del moderno tennis, e che lo si può incontrare in qualche altro paese delle provincie di Grosseto, Siena e Lucca. Per giocare bisogna avere predisposizione, una buona capacità di coordinamento, tempismo e colpo d’occhio. Si gioca tra due squadre composte da circa 5 giocatori ciascuna con età compresa fra i 16 ed i 60 anni o più, con ruoli ben differenziati. Le due squadre si fronteggiano in un campo di gioco naturale: luogo privilegiato è una piazza del paese che diventa luogo di contesa, delimitato da muri, case, terrazze, tetti, in cui sembra piuttosto l’identità della comunità che si difende in una gara in cui non è tanto la forza fisica a dominare (come nello sport moderno), quanto piuttosto la passione, la tenacia, l’attaccamento alle proprie radici culturali. Unico strumento di gioco è una pallina di cuoio costruita artigianalmente con l’anima di ferro (o piombo) avvolta in strisce di gomma e lana rivestita con pelle molto fine, del peso di circa 30/35 grammi, ricucita in maniera tale da rimanere comunque liscia e favorire l’aderenza e la presa al palmo della mano. L’inizio del gioco è segnato dal lancio del mandatore, il ruolo più importante. Da questo momento le due squadre si fronteggiano per contendersi lo spazio di gioco che viene vinto attraverso le cacce (punto in cui la pallina cade a terra) segnate in particolar modo dal tiro del mando. Il campo è delimitato infatti da due linee sul terreno: da una parte quella del mando, dall’altra quella della guadagnata. Il battitore cerca di mandare la pallina più lontano possibile perché al momento di cambiare campo, la squadra dovrà difendere solo lo spazio al di là’ del quale sono segnate le cacce; la squadra cercherà quindi di avere tatticamente uno spazio minore da difendere. Durante lo scambio la pallina in gioco può essere colpita solo al volo o al primo rimbalzo; dopo due cacce segnate le squadre cambiano campo (chi ha segnato deve ora vincere le cacce per poter ricevere il punto) e la squadra che ha respinto va in battuta per conquistarsi il punteggio.







I luoghi dove il gioco è ancora attivo e praticato correntemente sono:

   * Ciciano, nel comune di Chiusdino (SI)
   * Piloni, nel comune di Roccastrada (GR)
   * Scalvaia, nel comune di Monticiano (SI)
   * Torniella, nel comune di Roccastrada (GR)
   * Vetulonia, nel comune di Castiglione della Pescaia (GR)
   * Tirli, nel comune di Castiglione della Pescaia (GR)                                                                                                                                                




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